venerdì 16 maggio 2014

A Romans d'Isonzo (ri)vivono i Longobardi. Rievocazione storica nel fine settimana.


Mentre a Gorizia ricordiamo con nostalgia le atmosfere medioevali del Dies Domini in Castello, a Romans d'Isonzo parte una tre giorni dedicata ai Longobardi. 


Ce ne parla Eliza Winkler,  componente di una associazione, Oblitus homine,  che con il lavoro sapiente delle mani, supportato  dalla ricerca culturale e con i metodi dell'archeologia sperimentale, ricrea manufatti, contesti e situazioni sociali dell'antichità, da quella più remota fino al Medioevo. Un affascinante viaggio nel tempo e un omaggio al popolo Longobardo che ha saputo produrre la sintesi delle culture germanica e latina, contribuendo a scrivere - ben leggibile dai posteri -  la storia culturale e artistica della nostra regione, e dell’Italia intera: si concretizza nella seconda edizione di Romans Langobardorum, da oggi al 18 maggio, nel parco didattico archeologico di Romans d’Isonzo.
La passione per l’antica presenza longobarda, testimoniata dalla necropoli romanese considerata tra le più vaste d’Italia, ha prodotto un poderoso programma. Grazie alla collaborazione tra  l’ Associazione Invicti Lupi e l'Associazione I Scussons, e con la partecipazione di gruppi storici e di associazioni,   per tre giorni il pubblico  avrà modo di immergersi nelle atmosfere tardo medioevali e partecipare a diverse attivita’, tra le quali il campo storico, la rievocazione dei combattimenti, conferenze, diverse didattiche, spettacoli e animazioni, musica dal vivo, mercato antico, cucina longobarda e chioschi, visite guidate, spettacoli equestri e mostra estemporanea fotografica.
Eliza Winkler
Associazione Oblitus homine

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