giovedì 8 maggio 2014

Rose a Castagnevizza, all’Abbazia di Rosazzo e a Trieste.


Le manifestazioni di questi giorni nel nome della rosa, e l’emozionante monito che risuona dal roseto del Parco di San Giovanni di Trieste: la bellezza ci salverà.

di Martina Luciani


Sub rosa: quel che si dice sotto una rosa non può essere riferito. La rosa mantiene quindi i suoi segreti e sarà forse per questo motivo o forse perché è splendida, affascinante, seducente che è considerata la regina dei fiori. Difficile elencare tutte le manifestazioni che celebrano questo simbolo. Ci limitiamo ad elencare stavolta a Castagnevizza, all’Abbazia di Rosazzo e all’iniziativa al Parco di San Giovanni a Trieste. E quest'ultima con una particolare emozione. 
Vicino a noi, al monastero francescano dove sono sepolti i Borbone di Francia esiliati nel 1830, già dal 25 aprile sono organizzate visite guidate al roseto che ospita una raccolta di 70 varietà di rose Bourbon, la seconda più grande in Europa. Nell’ambito del Festival delle rose sono diversi gli incontri programmati, anche di carattere non prettamente botanico, a corollario del fatto che la rosa è simbolo dell’identità di  Nova Gorica, e spicca anche nello stemma della città.
Evento clou dell'edizione 2014 sarà la "Serata tra le rose Bourbon" prevista martedì 13 maggio all'interno del giardino del monastero di Castagnevizza. Qui, a partire dalle ore 19.00, si svolgerà la proclamazione della rosa Bourbon dell'anno, del più bel roseto della città e delle più belle raccolte private di rose.
Innumerevoli anche le proposte gastronomiche: come saranno i ravioli di rose, asparagi e pancetta o il filetto di scorfano con salsa di rose?
Segnaliamo che l’Associazione  Amanti delle rose della Regione Goriska presenterà nell’ambito del Festival una escursione guidata a "Kazanlak, la valle delle rose in Bulgaria".
La “sublime rosa” si celebra in vari modi all’
Abbazia di Rosazzo. Stasera,8 maggio, nell’ambito della decima edizione di “Rosazzo da Rosa”, il giornalista ed enologo  Claudio Fabbro parlerà di “ Vini e rose, un felice connubio”, mentre Romeo Comunello, dell’Associazione Amici in giardino parlerà del principale cruccio dei cultori e coltivatori: Dal riconoscimento alla cura delle malattie delle rose.
Sabato 10 maggio, nel tardo pomeriggio, è previsto il concerto “ La rosa, fiori e mitologia nel primo splendente Barocco italiano” . Durante le giornate di sabato e domenica si susseguiranno illustrazioni guidate: l’Abbazia, il  sentiero di rose lungo le mura dell’antico monastero ,  dove spiccano alcune rare rose antiche, come la Rosa Levigata, la York and Lancaster, la Rosa di Rosazzo, l’Aiuola Fineschi, la raccolta  di rose rare fuori commercio come gli ibridi di tea Dr Kirk, l’Alger, la Tonnerre, la Diane De Broglie curata dai Floricoltori Custodi.

A Trieste, la rosa è protagonista di un evento particolare,  articolato su quattro giovedì di maggio, a cominciare da oggi: Trieste, rose, libri, musica e vino. A dirla così sembra semplice, non lo è. Il grande roseto del Parco di San Giovanni, sempre aperto al pubblico,  è segno tangibile dell’intervento di riqualificazione di tutta l’area e della rivoluzione internazionale della psichiatria: sulla base del patrimonio storico e urbanistico, l’ex Ospedale Psichiatrico è stato trasformato in un luogo di lavoro e di incontro e di contemplazione per tutta la città.
Più di cinquemila rose, una collezione all’altezza di roseti internazionali, e cinquemila tulipani. Il programma della manifestazione riporta un concetto che vogliamo condividere e insieme agli autori proclamare ai quattro venti:   “Siamo tra coloro che credono che la bellezza sia piena di materia: la bellezza per noi è fatta di corpi, di idee, di desideri. Ma soprattutto di gesti e di azioni che possono cambiare il territorio e il nostro modo di abitarlo, possono cambiare le relazioni che abbiamo fra noi, possono persino cambiare il pensiero che abbiamo sulle cose. Per questo ci muoviamo sempre più convinti che in questo tempo di crisi la bellezza vada cercata, raccontata, seminata, fatta circolare. Il nostro più grande sogno non è solo quello di moltiplicare le rose, ma soprattutto le Primavere in città, per molti anni ancora."

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