venerdì 4 luglio 2014

Acque: in Italia il business e l'impatto ambientale di quelle minerali e in Europa l'indagine sull'acqua potabile.



L'Europa chiede a cittadini informazioni e opinioni sulla qualità e sulla gestione dell'acqua potabile: rispondiamo al questionario on line.
Legambiente e Altreconomia: troppe bottiglie d'acqua minerale e concessioni a canoni stracciati.


 

Legambiente e Altreconomia hanno recentemente calcolato che l'acqua in bottiglia viene mediamente venduta a un prezzo di 0,26  euro al litro, mentre alle Regioni le aziende imbottigliatrici pagano  in media 1 euro ogni 1.000 litri, ovvero un millesimo di euro per  litro imbottigliato, con ampi margini di guadagno. Anche considerando che il profitto delle aziende si fonda su un bene pubblico, i canoni di concessione delle acque minerali sono ancora troppo bassi, ne beviamo sempre di più, ma aumenta anche l'impatto ambientale. Questi sono alcuni dei dati  ottenuti dalla ricerca “Regioni imbottigliate” effettuata da Legambiente e Altreconomia. I consumi nel 2012 sono aumentati rispetto all'anno precedente toccando 192 litri d'acqua minerale per abitante, pari a oltre “una bottiglietta da mezzo litro al giorno a testa” che “nell'80% dei casi è di plastica”. Ovvia la conclusione che sarebbe necessario far pagare di più alle aziende produttrici, non fosse altro per l’impatto ambientale provocato. Legambiente e Altreconomia sostengono che attraverso la revisione dei canoni si potrebbero ottenere 250 milioni di euro per le politiche di tutela e gestione della risorsa idrica. I dati dell’utilizzo delle acque trasformati in plastica fanno paura: si parla di oltre 6 miliardi di bottiglie di plastica da 1,5 litri, “per un totale di piu' di 450 mila tonnellate di petrolio e l'emissione di oltre 1,2 milioni di tonnellate di CO2”. Il Friuli Venezia Giulia è tra le regioni promosse con riserva, quelle cioè che applicano un doppio canone, ettari e volumi,  con importi uguali o superiori ad 1€/m3. Inoltre la Commissione europea ha messo on line il questionario per la consultazione pubblica sulla qualità dell'acqua potabile.   I risultati della consultazione, operativa fino al prossimo 23 settembre, saranno utilizzati per decidere se e quando rivedere la direttiva 98/83/CE. La "direttiva sull’acqua potabile" mira a proteggere la salute umana dagli effetti nocivi derivanti da qualsiasi forma di contaminazione e garantisce che l’acqua di rubinetto destinata al consumo sia salubre e pulita. Interessante nel questionario l'approccio alla percezione dei fattori inquinanti e ai relativi monitoraggi, alla qualità e quantità di informazioni dovute ai cittadini e alla tipologia di interventi attesi in caso di pericolo per la salute umana.

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