giovedì 7 agosto 2014

Riforma delle Camere di Commercio: in FVG ne basta una? Gorizia che fine fa?

Aperto a livello nazionale il dibattito non solo sulla drastica riduzione dei diritti camerali pagati dalle imprese ( e relative conseguenze) ma anche sul dimezzamento degli enti sul territorio. Fabio Lorenzon, CIA del FVG: nella nostra regione ne basta una sola!

di Martina Luciani

Ahi! Adesso tocca alla Camera di Commercio. Fabio Lorenzon, presidente della Confederazione italiana agricoltori del Friuli Venezia Giulia, in questi giorni si fa portatore di un'idea in sé abbastanza ovvia: nella nostra regione, una Camera di Commercio è sufficiente a gestire le esigenze di poco meno di 106 mila imprese registrate e circa 94 mila attive. Contrazione delle spese, meno auto blu, benefici per le imprese. Discutiamone, può essere una buona idea per gestire la versione contemporanea delle antiche corporazioni delle arti e mestieri.
Ma questa prospettiva avvia un nuovo giro di giostra che vedrà Gorizia costretta ad una strenua resistenza e ad una molto probabile soccombenza: poco importa - dichiara Lorenzon ai media - dove si collocherà la sede unica, tanto siamo nell'era dell'informatica, l'importante è generare benefici per le imprese.
 Facile immaginare quale sarà la candidatura della sede unica. Non certo Gorizia: in vista della formazione di Ato che separeranno il bacino Monfalconese dai territori dell'Alto Isontino, anche l'ente camera di via Crispi si troverà fisiologicamente svuotato di un effettivo ruolo rispetto le reali capacità produttive e imprenditoriali del territorio.

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