giovedì 28 agosto 2014

Voglia di trasparenza


la foto è di http://www.agoradigitale.org

Chi, come, perché e quando: abbiamo il diritto di sapere perché lo impone la legge


di Marilisa Bombi 


Se c’è qualcuno che ha coraggio di dire che i lavoratori della PA sono dei privilegiati gli si deve, perlomeno, tirare le orecchie. I dipendenti degli enti pubblici, infatti, anche se beneficiano della sicurezza del posto di lavoro che, con i tempi che corrono non è poca cosa, sono destinatari da una decina di anni in qua, di una caterva di leggi e leggine che li obbligano a defatiganti attività, più o meno utili alla collettività. Uno di questi, da annoverare certamente tra gli utili, è l’obbligo stabilito da un decreto legislativo entrato in vigore circa un anno fa, che integra le norme sulla trasparenza a suo tempo stabilite dalla legge 241/1990, nota ai più, infatti, come legge sull’accesso.
Il decreto legislativo n. 33 del 14 marzo 2013, approvato dal Consiglio dei Ministri e presentato inizialmente alla stampa come il Freedom of Information Act italiano, ed intitolato “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 80 del 5 aprile 2013 ed è entrato ufficialmente in vigore il successivo 20 aprile. Il decreto si compone di ben 53 articoli e si pone come base giuridica per l’accessibilità totale delle informazioni concernenti l’organizzazione e l’attività, in genere, di ogni ente pubblico. E ciò allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni proprie, ma anche sull’uso delle risorse disponibili. Per saperne di più ….

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