venerdì 19 settembre 2014

Consiglieri comunali del Centrosinistra: cercasi prefetto urgentemente! Per smantellare quanto prima la tendopoli di via Brass.

Conferenza stampa per dire e ribadire chi, quando, come e perché in ordine all'accoglienza dei 94 profughi richiedenti asilo del Campo Francesco.
La Prefettura non ha fatto il suo, e il Comune nemmeno. Altrettanto per i Comuni della provincia.

di Martina Luciani

"Le istituzioni competenti si diano una mossa: come era negli accordi, entro una settimana la tendopoli di via Brass va smantellata e le persone sistemate decentemente altrove".
Ha esordito così Giuseppe Cingolani, coordinatore  dei Gruppi di centro sinistra in consiglio comunale, nell'incontro di oggi pomeriggio, 19 settembre.
La responsabilità della difficilissima situazione è innanzitutto del prefetto che non applica la legge vigente. L'altro latitante è il Comune di Gorizia, che ha fatto finta di non vedere l'emergenza sanitaria in atto "in the jungle", ovvero nella tendopoli sull'Isonzo.
Illustri assenti anche i Comuni vicini. E anche la stampa ha contribuito a calcare i toni della polemica che sta travolgendo la città in un miserabile ( l'aggettivo è mio) dibattito.

Attraverso i contributi di Stefano Abrami, Livio Bianchini, Michele Prignano, Emanuele Traini le indicazioni fornite hanno composto il seguente quadro: il Comune di Gorizia è sistematicamente assente negli incontri, commissioni e tavoli tecnici dedicati all'immigrazione, non ha fatto richiesta di accedere ai fondi per il progetto Sprar, non abbiamo la più pallida idea di come si affronti la situazione in Slovenia ed è tempo di coordinarci seriamente, l'Azienda sanitaria faccia un comunicato ufficiale sulla questione sanitaria dei profughi, la Provincia ha agito in una situazione di emergenza e nella totale inerzia delle altre istituzioni, la senatrice Fasiolo ha chiesto formalmente di accelerare l'attivazione delle previste nuove Commissioni per le richieste di asilo così da snellire l'enorme quantità di lavoro della sede di Gorizia, competente per il Triveneto ( sei mesi per una pratica), gli stessi che hanno voluto ed eretto la tendopoli sono i primi a non volerne fare una base permanente per i profughi."
Attualmente risiedono in città 193 richiedenti asilo, inclusi i 94  del Campo Francesco: 73 al Nazareno e 25 all'hotel Internazionale. dal Campo sono stati inviate all'Internazionale altre 20 persone, e 12 saranno alloggiate al Nazareno. Ci sono quindi ancora 62 persone da collocare, nel rispetto di elementari norme igieniche e diritti individuali, per alcuni mesi sicuramente.
" Non ha nessuna credibilità un sindaco che si rivolge al ministro Alfano dicendo di togliere la tendopoli. Così si esprime un cittadino al bar. Un sindaco indica anche le alternative" ha detto Giuseppe Cingolani, rimarcando che per il Comune la messa a disposizione di una struttura abitativa non comporterebbe alcuna spesa da sostenere.

Ed il prefetto: " Se non riesce a mobilitare i Comuni agisca in via autonoma e metta a disposizione le strutture, entro una settimana."
E se ci salvasse la Pozzuolo? E' la proposta di Michele Prignano per adibire la caserma Del Fante a struttura di accoglienza per i richiedenti asilo, con i militari ( speriamo non in tuta mimetica, che sennò  facciamo un altro CIE ndr)che invece di fare missioni di pace in giro per il mondo, le fanno sul nostro territorio, prendendosi cura dei profughi e gestendo l'accoglienza. Cosi' magari la Pozzuoli ce la teniamo qua.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Dopo giorni di disinformazione e di teatrini politici, finalmente un informazione obiettiva, seria e non strumentale ad interessi di parte. molto pertinenti e interessanti le proposte. Invece di ideologizzare sempre ogni questione è bene, come fa questo articolo, richiamare le istituzioni alle loro responsabilità, richiamare le leggi che ci sono (tra cui appunto il Regolamento Dublino) per una loro precisa e puntuale applicazione ( ma accadrà mai in Italia?). Grazie Piazza Traunik continuate così. STefano Cosolo