giovedì 9 ottobre 2014

Smart Gas, Gherghetta precisa la propria posizione favorevole espressa in Regione.


Ma siamo duri di comprendonio e con forti limiti intellettuali:  tra comunicati stampa ufficiali e articoli, tra posizioni personali, posizioni tecniche ( forse le osservazioni alla Via, però vorremmo leggerle) e posizioni politiche ( nello specifico solo indirette, ci pare, seppur non meno pregnanti) capiamo sempre meno.

di Martina Luciani

Oggi, con una nota pubblicata sul sito della Provincia, il presidente Enrico Gherghetta, con riferimento alla “audizione” in Regione sul gassificatore della Smart Gas, precisa la posizione espressa. Opportunamente, visto che nel comunicato stampa emesso dalla Regione risultava avesse manifestato, tout court e  analogamente al Comune di Gorizia, “ un sì convinto a tutti i progetti che portano sostegno economico alle nostre imprese e ai nostri cittadini".
Scrive  il presidente Gherghetta: “ la posizione favorevole che oggi ( cioè l’8 ottobre) ho espresso è personale, in quanto la Provincia di Gorizia, in linea con il rispetto della procedura di VIA, ha mantenuto con i suoi uffici una posizione tecnica e non politica.
Del resto è evidente come su un tema simile ci siano diverse sensibilità in tutto il mondo politico e amministrativo isontino. Non è mia intenzione semplificarle, ma di certo è giusto che dica quello che penso, e non solo perché fui tra i promotori del Terminal Snam a Monfalcone ben 15 volte più grande, ma anche e soprattutto perché credo che sia venuto il momento di gettare a mare la politica energetica di questa regione, creando le basi per un nuovo modello di sviluppo che punti alle energie rinnovabili e chiuda per sempre l’era del carbone. In questo senso il gas diventa il meno inquinante tra i combustibili di transizione e il GNL diventa un eccezionale strumento per aprire la stagione della green economy, sia nel settore dei trasporti e sia in quello della produzione energetica.”
C’è solo da capire quale sia il valore – politico o tecnico? - della delibera del 10 settembre scorso, nella quale la Provincia, seppur non all’unanimità fa proprio lo scenario Apea configurato nella relazione della Commissione tecnico-scientifica sulle ipotesi di riconversione della centrale A2A. Scenario che, a pagina 37, “ tiene conto della società Smart Gas Monfalcone srl, che intende realizzare all’interno dell’area industriale del porto di Monfalcone un terminale di ricezione e rigassificazione di gas naturale liquefatto di piccola taglia con lo scopo di fornire gas naturale alle utenze industriali che insistono sull’area medesima e alle utenze friulane in genere.” E prosegue: “ nel caso 100 milioni di Sm cubi /anno fossero resi disponibili per alimentare una centrale elettrica a gas di dimensioni ridotte, si potrebbero produrre potenze di circa 100 MW”: una situazione che va prevista come decrescente nella direzione del  ridursi a zero, con una tempistica da concordare. Ma intanto è una “vision” che si fonda non sul gas distribuito da Snam ma dal rigassificatore Smart Gas.

 Infine, sempre per chiarire a noi cittadini il valore tecnico e/o politico delle prese di posizione della Provincia, vorremmo fossero rese pubbliche le osservazioni che gli uffici tecnici della Provincia hanno inviato alla Regione relativamente alla VIA del progetto Smart Gas.

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