domenica 16 novembre 2014

Pretura di Cormons



Perchè distruggere la memoria storica degli edifici?

Giovedì 20 novembre, con inizio alle ore 18, all’enoteca in piazza XXIV Maggio a Cormòns, a cura di Italia Nostra Onlus - Sezione di Gorizia, si terrà un incontro pubblico finalizzato alla tutela della facciata della ex Pretura di Cormòns, che da oltre mezzo secolo si presenta con un felice e storicizzato inserimento nella quinta urbana della via Sauro, ma che si vorrebbe invece sostituire con una nuova facciata posticcia e fintamente antica, pur mantenendo completamente l’organismo edilizio nella sua conformazione “moderna”, salvo lievi modifiche per l’adattamento ad alloggi di edilizia calmierata.
L’incontro si propone di illustrare la figura del progettista, l’ingegner Renato Fornasari (1912-1981), fondamentale nel panorama della Storia dell’Architettura dell’Isontino degli anni ’50, ’60 e ’70, per la realizzazione di tante opere private e pubbliche, tra le quali le sale del Consiglio provinciale e quello comunale di Gorizia, e le migliori scuole della Provincia: a Gorizia gli Istituti superiori Commerciale (Fermi), Industriale (ITI) e la scuola d’Arte, a Cormòns e Gradisca le scuole elementari, edifici che hanno visto lo scorrere di una parte importante della vita di gran parte dei cittadini della provincia, che all’interno di questi immobili hanno trascorso gli anni più belli, quelli dell’istruzione. Dopo l’introduzione della presidente Maddalena Malni Pascoletti, l’architetto Diego Kuzmin inquadrerà la figura dell’ingegner Renato Fornasari, quindi la dottoressa Alessandra Mabellini illustrerà le possibile ipotesi alternativa alla demolizione espresse nella sua tesi di laurea magistrale in architettura, mentre il prof. Giovanni Tubaro trarrà le conclusioni finali. All’evento, sono stati invitati il sindaco del Comune di Cormòns, Luciano Patat e l’amministratore unico dell’Ater di Gorizia, Angela Caldarera. Degno di nota, peraltro, è il fatto che l'arch. Diego Kuzmin solo un anno fa si è fatto parte attiva per il mantenimento della facciata dell'edificio in questione, subito dopo la notizia apparsa sulla stampa locale, rivolgendo un appello ai soggetti responsabili come risulta dal sito bora.la che aveva integralmente pubblicato la nota propositiva.

All’iniziativa di conservazione, hanno aderito tra gli altri:

dott. Diana Barillari, professore, Dipartimento Ingegneria e Architettura, Università di Trieste;

arch. Giovanni Fraziano, professore, Dipartimento Ingegneria e Architettura, Università Trieste;

arch. Daniele Poles, professore, Dipartimento Ingegneria civile e Architettura, Università di Udine;

arch. Sergio Pratali Maffei, professore, Dipartimento Ingegneria e Architettura, Università di Trieste, presidente di Do.Co.Mo.Mo. sezione FVG;

arch. Giovanni Tubaro, professore, Dipartimento Ingegneria civile e Architettura, Università di Udine;

arch. Alessandra Marin, ricercatrice, Dipartimento Ingegneria e Architettura, Università di Trieste, membro Direttivo Nazionale di Do.Co.Mo.Mo.;

arch. Bruno Brunello, presidente del Circolo di Architettura di Gorizia;

arch. Francesco Castellan, presidente del Consiglio Regionale di Italia Nostra Onlus;

arch. Roberto Daris, membro del Consiglio Ordine Architetti Provincia di Gorizia;

arch. Romano Schnabl, storico dell’architettura;

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