sabato 20 dicembre 2014

Ordinanza scaccia profughi. Rifondazione e Federazione della sinistra: valutiamone la legalità e la legittimità.




L'intervento del segretario provinciale di Rifondazione Comunista Roberto Criscitiello e del consigliere comunale della Federazione della Sinistra Emanuele Traini.
"Gorizia ha già dato? Cosa ha dato, visto che le strutture che ospitano i profughi sono di proprietà della chiesa e le convenzioni in essere sono economicamente a carico del Ministero dell'interno."

 

"L'ordinanza del sindaco Romoli sugli insediamenti di fortuna dei richiedenti asilo è inaccettabile, e presenteremo immediatamente formale richiesta di revoca. Verificheremo a breve se sia incostituzionale e quale sia l'iter per ottenerne la cancellazione, come del resto immaginiamo possa aspettarsi lo stesso sindaco, visto che nel corso dell'ultima seduta del Consiglio Comunale, rispondendo ai consiglieri della sua maggioranza che gli chiedevano un provvedimento per ripristinare il decoro del Parco della Rimembranza, ha affermato che altri comuni che avevano emesso ordinanze similari hanno dovuto revocarle a fronte di una sentenza della Corte di Cassazione.
Il sindaco quindi, dopo una settimana in cui alcune associazioni hanno dato i loro spazi e molti cittadini il loro tempo e a volte anche il loro denaro per risolvere i problemi urgentissimi di queste persone affrontando una vera e propria emergenza umanitaria in sostituzione ad un'amministrazione assente, dà una risposta istituzionale clamorosamente stridente, e sceglie la militarizzazione del territorio.
L'ordinanza trae motivazione da una nota del dipartimento di Prevenzione dell'ASS Isontina che descrive in modo molto chiaro quali siano le necessità, ma decide di tralasciare l'ultimo paragrafo, nel quale si esprime la proposta di collocare i richiedenti asilo in edifici adeguati, perché "Gorizia ha già dato". Non si capisce però cosa abbia già dato, visto che le strutture che ospitano i profughi sono proprietà della chiesa e le convenzioni sono economicamente a carico del Ministero dell'Interno. E' peraltro del tutto evidente che quest'emergenza è assai lontana dal concludersi, vista la situazione geopolitica e i paesi da cui la maggior parte dei richiedenti asilo provengono. I profughi, piaccia o non piaccia, continueranno a venire. Sono necessarie ben altre misure per far fronte alla situazione.


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