martedì 16 dicembre 2014

Profughi. Convenzione tra Prefettura e Comuni. Urgente anche quella con la Caritas per evitare i bivacchi notturni

La questione profughi ha due prospettive di intervento: quella dell'accoglienza diffusa che si apre concretamente con l'accordo raggiunto oggi tra Prefettura e Comuni della Provincia e quella dell'emergenza. Cioè dei bivacchi notturni. delle persone senza cibo, malate, sfinite. Serve la piena operatività della struttura del Nazareno, gestito dalla Caritas, quale sede di immediata accoglienza e verifica sanitaria, per poi distribuire i richiedenti asilo nelle strutture che saranno individuate e gestite nel territorio provinciale.


di Martina Luciani



Chi lo farà stasera, al sindaco Romoli, il grande favore di svuotare il Parco della Rimembranza dai profughi senza tetto: come sempre i cittadini volontari che si sostituiscono alle istituzioni e sopperiscono all'assenza totale di organizzazione? Mentre ancora non si realizza  quella convenzione tra Prefettura e Caritas che consentirebbe di ampliare l'accoglienza al Nazareno?
Il dibattito, le proposte, i rancorosi patriottismi e le rinnovate preoccupazioni per gli indigenti goriziani ( e ci volevano gli afgani per riportare l'attenzione sulle tragedie che abbiamo in casa?) sulla questione profughi a Gorizia si intrecciano fittamente e formano un compatto tessuto, un sipario che nasconde questo: gli arrivi di richiedenti asilo non sono prevedibili e gestibili, non esiste alcuna organizzazione dopo la "presa in carico" da parte degli uffici di polizia e immigrazione, le persone bivaccano in città, non va bene per cento motivi ma nessuno fa concretamente niente per evitarlo.
Ieri sera, volontari di svariate provenienze associazionistiche e politiche hanno nuovamente trasportato via dal Parco della Rimembranza un'altra quindicina di profughi, variamente affamati e malati, ha fornito cibo e coperte.
Oggi, vertice dei sindaci della provincia in Prefettura. Per ottimo che appaia il risultato, cioè una convenzione per attuare l' accoglienza diffusa dei profughi nei diversi Comuni che, a differenza dell'ipotesi orginaria,  lascia alla Prefettura la responsabilità di realizzare i meccanismi organizzativi ed i relativi bandi per l'affidamento dei servizi e per i contratti). Questa è la soluzione corretta, indubbiamente,  siamo tutti consapevoli che le grosse concentrazioni non sono opportune: ma ci vorrà molto tempo per renderla operativa. Se stasera altre persone vagheranno per il parco della Rimembranza, senza tetto e senza diritti, dovranno essere nuovamente i volontari a farli sparire da lì. Un favore al sindaco (che continua ad ignorare il rischio per la salute pubblica e non sta nemmeno pensando a come sanitizzare le aiuole inevitabilmente usate come servizi igienici) ed a tutti coloro che lamentano in vario modo l'utilizzo del giardino nel cuore della città Semplicemente perché non sapranno proprio dove ricoverarli. Quindi, che abbiano fame, freddo o malattie, stasera lì resteranno. Ma bisogna proprio che ci scappi il morto, per organizzare in qualche modo ciò che inevitabilmente continuerà ad accadere, cioè gli arrivi di profughi?
La convenzione Comuni - Prefettura è un grande risultato attorno al quale ora lavorare; ma parallelamente serve provvedere all'emergenza, a restituire dignità e diritti ai profughi che passano la notte come bestie selvatiche, ad assicurare sicurezza a tutti e a tutelare la salute pubblica ( quella dei profughi e la nostra assieme).

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