mercoledì 14 gennaio 2015

Basta insinuazioni sul volontariato dell'emergenza profughi a Gorizia.



I volontari dell'emergenza profughi, tutt'ora in atto a Gorizia, sono nauseati dai continui meschini attacchi loro rivolti.  Io sono una delle tante volontarie. Invito i novelli censori a scendere dal loro trabiccolo improvvisato nelle piazze dove si rimesta fango e a recarsi alla procura della Repubblica per esporre, secondo le forme dovute, i loro sospetti.



 di Martina Luciani



In termini tecnici si chiama coprofilia: è la predilezione morbosa a baloccarsi con le feci in un momento successivo all’evacuazione e indipendentemente dall’esserne o meno il legittimo proprietario.

E’ in  questo contesto mi viene il dubbio  si collochino i giochi che alcuni esponenti della locale politica , ahimè pure eletti nell’assemblea comunale, che qualificano in vario modo l’operato del volontariato sociale attivatosi nell’emergenza umanitaria richiedenti asilo. Sempre all’insegna della denigrazione, dell’insinuazione, del sarcasmo, (ed anche scandalosamente nei confronti della Chiesa, ovvero l'unico soggetto che sta gestendo l'emergenza). Non che i pulpiti da cui provengono le prediche abbiano una qualche legittimità: come nel caso del consigliere comunale, il cui datore di lavoro ha sancito l’attitudine al maneggio a fini di lucro personale.



Ma viene da chiedersi a chi dà tanto fastidio il variegato volontariato sociale che si è attivato da sei mesi a questa parte, introducendo l’azione privata di assistenza e soccorso sia nei confronti degli ultimi degli ultimi, cioè i richiedenti asilo politico, sia dei penultimi, cioè gli indigenti concittadini per i quali non vengono evidentemente presi i necessari provvedimenti da parte delle istituzioni comunali competenti al welfare.

La domanda è ovviamente retorica, perchè il Volontariato (quello con la lettera maiuscola che ha associato in queste settimane laici e cristiani, uomini e donne ecc. ecc.) dà evidentemente fastidio a chi ha la coda di paglia,  cioè a chi non ha saputo o voluto affrontare le problematiche del territorio secondo le specifiche competenze e ruolo.Si potrebbe andare avanti all’infinito spiegando questo e quello. Ma coloro che sono vilmente e subdolamente attaccati non hanno nulla da giustificare ad accusatori improvvisati e sensibilmente ignoranti delle problematiche e delle norme, per non parlare dei diritti fondamentali.
Quindi, scendano i novelli censori dal loro trabiccolo improvvisato nelle piazze dove si rimesta fango e si rechino alla procura della Repubblica per esporre, secondo le forme dovute,  i loro sospetti. Fuori da quella sede, le maldicenze gratuite stanno raggiungendo il livello di guardia della sopportazione bonaria, quella che comprende essere le azioni meschine gli unici strumenti disponibili ad un certo tipo di azione politica. Superato il livello, sarà querela per diffamazione.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Benvenuta al mondo.
succede ovunque, ad ogni latitudine, in ogni contesto.
Nella vita pubblica, sul lavoro, nelle famiglie.
È deplorevole, ma non mi sembra il caso di farne un martirio.
Di spostare la attenzione dai rar ( a proposito non è asilo 'politico', afghani e pakistani di Gorizia non sono affatto minacciati o condannati dalle istituzioni dei loro paesi, al contrario di Asia Bibi, pakistana, in carcere da anni e definitivamente condannata a morte perché cristiana) - ai volontari.
La strada, e la vita sono in salita per Tutti! Madre Teresa, che dedicò la vita agli ultimi, ancora oggi subisce attacchi ed è sotto punti di domanda.