lunedì 30 novembre 2015

Aggiornata la Carta di Roma! Ecco come si scrive una notizia



Un mondo che cambia ha bisogno di regole, soprattutto per chi fa informazione


di Marilisa Bombi

Era il 1967 ed i Rokes cantavano: Il mondo ormai sta cambiando e cambierà di più, Ma non vedete nel cielo quelle macchie di azzurro e di blu. È la pioggia che va, e ritorna il sereno.
Cercando di evitare di cadere nel catastrofismo delle profezie, anche se quella degli indiani Hope personalmente mi piace molto, c’è un dato di fatto di cui tutti dovrebbero prendere coscienza ed è quello che, parafrasando i Rokes cinquant’anni dopo, il mondo è cambiato. E’ ben ne sono consapevoli i giornalisti e tutti coloro i quali, in questi mesi, responsabili della comunicazione, ci aggiornano, nel bene e nel male, sulla trasformazione epocale in corso, conseguente all'inarrestabile immigrazione.

Conferenza del ciclo Sos-Cervello "Incontrare se stessi per incontrare meglio l'altro"



Al parco Basaglia di via Vittorio Veneto continua la serie di incontri orientati al benessere fisico e mentale: domani martedì primo dicembre il prossimo appuntamento

 

di Lia Gregoretti

Viviamo anni particolarmente turbolenti, le certezze stanno andando in frantumi e ci si sente sempre più instabili, il futuro è sempre più un'incognita, le previsioni non sono rassicuranti. E' in momenti come questi che emerge più forte la necessità di cercare e trovare quel famoso "centro di gravità permanente" interiore che sostenga nel superamento di questa fase di sconquasso.
Si inserisce in questo percorso di ricerca la conferenza "Incontrare se stessi per incontrare meglio l'altro", che si terrà domani, martedì 1 dicembre alle 18 al Centro Diurno del Parco Basaglia in via Vittorio Veneto, con Lia Gregoretti.

martedì 24 novembre 2015

Gorizia e Nova Gorica partecipano alla Marcia Globale per il Clima: 29 novembre, alla Transalpina



GORIZIA E NOVA GORICA: DUE CITTA’ IN MARCIA PER IL CLIMA.

29 novembre 2015. Piazza della Transalpina – Trg Europa

Marcia globale per il clima e sollecitazione alle amministrazioni locali.


Su iniziativa del blog Piazza Traunik e dell’associazione Essere cittadini, a Gorizia, dell'associazione Zelemenjava, a Nova Gorica;  con l'adesione di comitato #noBiomasseGO,  Forum Gorizia , Gruppo speleo "L.V.Bertarelli", Kulturni dom Gorica,  i cittadini  si ritroveranno, alle 11 di domenica 29 novembre, in piazza della Transalpina – trg Europa, unendosi alle persone di tutto il mondo nella Marcia Globale per il Clima. "Gorizia e Nova Gorica: due città in marcia per il clima" è l'occasione per partecipare all’allarme contro gli effetti devastanti del cambiamento climatico alla vigilia del summit di Parigi, in cui i capi di stato di tutto il mondo si ritroveranno per discutere una strategia globale.
“La Marcia Globale per il Clima si sta trasformando in una mobilitazione di massa in tutto il pianeta per chiedere ai leader mondiali di agire con più decisione e con immediatezza per fermare i cambiamenti climatici. Fa purtroppo  riflettere come, proprio nel momento in cui tutti insieme ci uniamo per affrontare questa sfida, si attivino meccanismi a livello internazionale che, seminando violenza, terrore e divisioni, cercano in ogni modo di impedircelo. Questo è il momento di dimostrare chi siamo per salvare tutto ciò che ci sta a cuore: durante il flash mob del 29 novembre, a tutti i partecipanti verrà consegnato un cuore verde su cui scrivere il proprio pensiero sull'ambiente.
"L’azione degli abitanti di Gorizia e Nova Gorica dimostra l’alto livello di coinvolgimento sul tema da parte dell’opinione pubblica e la sensibilità locale non solo sulla paventata catastrofe ambientale ma anche sulla necessità di una rivoluzione verde che risolva la predominanza degli interessi economici sui diritti alla vita, alla salute, alla giustizia economica e sociale.  La presenza dei cittadini alla marcia globale per il clima serve anche a sollecitare le amministrazioni locali, il cui ruolo è fondamentale sul piano degli interventi concreti e su quello della sensibilizzazione e dell’educazione delle comunità.
 Opere pubbliche ed edilizia privata, salvaguardia del suolo e riuso del patrimonio immobiliare esistente,  introduzione di tecnologie, corretta gestione delle fonti di energia rinnovabile, trasporti modali, gestione del territorio, salvaguardia degli habitat naturali,  offerte educativi e informative: sono alcuni degli aspetti sui quali gli enti di governo locali, anche grazie alle possibilità offerte dalle reti territoriali di attori non istituzionali ma fortemente motivati, possono intervenire  pianificando la riduzione delle emissioni, il corretto uso delle risorse, la salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini, mettendo in pratica strategie di intervento e mitigazione sui cambiamenti di cui tutti, in un modo o nell’altro, subiamo la pressione. Nel caso di Gorizia e Nova Gorica,  utilizzando la prospettiva transfrontaliera per rendere maggiormente efficaci e coerenti tra loro le iniziative su un bacino che ricomprenda entrambi i territori.
Questo è il momento di dimostrare chi siamo e che ci siamo per salvare tutto ciò che ci sta a cuore: durante il flash mob del 29 novembre, a tutti i partecipanti verrà consegnato un cuore verde su cui scrivere il proprio pensiero sull'ambiente.

lunedì 23 novembre 2015

All'emergenza profughi di Gorizia la risposta umanitaria: un tendone alla Madonnina e alloggi in moduli abitativi al San Giuseppe

Medici senza Frontiere attivano l'operazione umanitaria a Gorizia. Da domani, nell'area retrostante il San Giuseppe ci si prepara per installare i moduli abitativi e realizzare uno spazio temporaneo di assistenza ai profughi. In attesa di completare l'allestimento dell'area MSF, negli spazi della parrocchia Madonnina, sempre domani, verrà innalzata una tenda di circa 24 x 10 metri, necessaria per dare ricovero immediato ai richiedenti asilo senza convenzione e senza riparo, ad oggi oltre 180. In una nota l'appello di MSF alle autorità.

di Martina Luciani

Parte finalmente l'operazione al San Giuseppe: " MSF ha proposto - si legge in una nota giunta poco fa - in accordo con la Caritas locale, la creazione di un alloggio temporaneo nell’area di San Giuseppe per ospitare i richiedenti asilo che arrivano in città e hanno diritto a ricevere assistenza. Un’equipe medica di MSF collaborerà con l’azienda sanitaria locale e la Croce Rossa per rinforzare il servizio medico. L’intervento proposto è temporaneo e ha l’obiettivo di consentire agli attori istituzionali locali di adottare soluzioni strutturate in grado di rispondere in maniera stabile alle necessità di accoglienza."


Si tratterà dunque di garantire " alloggio temporaneo per offrire assistenza medico-umanitaria urgente a decine di richiedenti asilo che da settimane e mesi vivono a Gorizia, ma non hanno ancora trovato una situazione stabile a causa della mancanza di posti di accoglienza. "
"MSF chiede alle autorità italiane e locali - si legge nella nota -  di rispettare i propri obblighi fornendo e gestendo spazi idonei, dove le persone possano essere accolte con un riparo, cibo, servizi igienici e assistenza medica.

sabato 21 novembre 2015

La tolleranza presuppone cultura: senza identità culturale non c’è accettazione del diverso.



Spunti dalla conferenza di Romano Luperini ai liceali di Gorizia : “Gli intellettuali italiani e la Grande Guerra: l’esempio di Slataper”.

 

di Angelica Stasi


Slataper, intellettuale triestino, non era un irredentista politico. Non da giovane, per lo meno.
 A lui, Trieste, in fondo, andava bene così com’era, un incredibile guazzabuglio, una mescolanza vorticosa di lingue, culture e popoli.
Romano Luperini,  tra i massimi studiosi della letteratura italiana di 800 e 900, a noi studenti riuniti per la sua conferenza ( la prima del ciclo intitolato “Voglio morire alla sommità della mia vita…: cento anni dalla morte di Slataper”) l’ha spiegato chiaramente: era un irredentista culturale.
Sosteneva l’anima multinazionale, multiculturale della sua città. Sosteneva che il popolo con maggior cultura avrebbe esercitato un’egemonia naturale, assumendo un ruolo di guida paternalistico rispetto le minoranze:  in un’ideale confederazione di stati, in cui le popolazioni potessero vivere democraticamente, le autonomie avrebbero dovuto essere culturali.
Così, questo giovanotto di cent’anni fa, ebbe un’intuizione fondamentale, anticipando di molto i tempi:la tolleranza non è debolezza. La tolleranza non è una rinuncia alla propria cultura. Anzi. E’ un modo per vivere a fondo la propria identità. Ma la tolleranza, il riconoscimento, l’accettazione del diverso si possono avere solamente quando la cultura, alle spalle, è forte, è solida, è radicata. 
Dal 1914, però, gli ideali degli intellettuali italiani cominciarono a cadere, travolti da una furia fratricida, colpiti dalle pallottole della Prima Guerra Mondiale.

A Gorizia eccelle l'arte dello scrivere



Adesso che Gorizia non è più centro emporiale e la città si sta svuotando, si svela una nuova ricchezza: quella della creatività


di Marilisa Bombi

Pensavo che dopo Sofronio Pocarini, eclettico straordinario personaggio, fratello del germanista Ervino Pocar che, per pochi eletti ne ha scritto la biografia “Mio fratello Sofronio” (edita dalla Cassa di risparmio di Gorizia e, quindi, non in vendita), solo Paolo Maurensig avesse avuto l’entusiasmo ed il coraggio di cimentarsi nell’arte dello scrivere. Scopro, invece, con gran piacere che qui, nel profondo Nord Est d’Italia, una vena narrativa scorre anche là dove nemmeno te l’aspetti.
A me piace scrivere, ma non mi sono mai (perché non ne sarei capace) cimentata nello scrivere racconti o romanzi. Perché bisogna avere pazienza. Ma se, come qualcuno ha detto: “Scrivere è un modo di parlare senza essere interrotti” sarà il caso di iniziare ad imparare come si fa. Perché nessuno più, tra chat, facebook, twitter e mail rimane ad ascoltare, senza distrazioni, quando qualcuno parla. E, ahimè, tra questa schiera mi ci metto anch’io; perché la lucetta rossa che mi annuncia sul Blackberry l’arrivo di un messaggio è un richiamo irresistibile.
Sta di fatto che, in questi ultimi mesi ho fatto, in questo campo, delle scoperte straordinarie che con piacere condivido.
Prime tra tutte la mia cara amica Martina che sapevo aveva lavorato al Piccolo di Trieste una vita fa, ma mai avrei mai immaginato pubblicasse racconti in terza pagina. Nessuno vada, comunque, a fare una ricerca on-line perché non troverà nulla. Se non un’articolo che punisce già in vita, per la legge del contrappasso, colei che ha fatto di serietà, rigore ed impegno civile il suo stile di vita.
L’altra scoperta è quella di Francesca Verginella che conosco da quando, si può dire, era in fasce e che, tra una poppata e l’altra, riesce a scrivere racconti  gradevolissimi, disponibili in vendita su Amazon.  Se, poi, come me siete negati per gli ebook, consiglio di chiederle l’amicizia su Facebook. I suoi post sono perle di simpatia. Provare per credere.
E’ già famoso, invece, Giorgio Mosetti che ha scritto diversi libri e ricevuto anche dei premi nonostante (l’ha scritto proprio lui) a scuola la sua scrittura non fosse stata molto apprezzata. I suoi libri sono acquistabili anche on-line, sul sito di IBS.
Infine, o meglio in attesa di ulteriori aggiornamenti, non possono essere omessi Pio Baissero. Galia. Nobili e plebei sulle navi della guerra santa. Palumbi editore ed una giovanissima autrice, di soli 19 anni, Sofia Grusovin che ha scritto Punto di contatto, edito dall'autrice stessa.

Sotto la patina sbiadita di un ruolo che non svolge più, quello emporiale, ben rappresentato da Mariano Zian in una via Rastello abbandonata, a Gorizia il fermento culturale, nella pittura e nella scrittura, le arti per eccellenza, non lesina invece sorprese. Ed è questa una scoperta che fa ben sperare in una rinascita culturale per una città altrimenti chiusa in se stessa.

giovedì 19 novembre 2015

Pochi cuori battono per Villa Louise



Pubblicati i dati del censimento del FAI: un triste bilancio per il gioiello cittadino


di Marilisa Bombi

Villa Louise non ce l’ha fatta! Soli 2417 voti. Una distanza insormontabile al solo pensare che, al primo posto tra i luoghi del cuore, il convento dei frati cappuccini di Monterosso al mare, ne ha totalizzati più di 100 mila ed il decimo, comunque, di voti ne ha totalizzati quasi 23 mila. Perfino una villa a Premariacco ha superato in preferenza la signorile villa Louise, che di voti ne ha totalizzati più di 9 mila.
Il Fondo ambiente italiano, Fai, ha reso pubblica la classifica dei 23 'Luoghi del cuore'. La classifica è stata possibile grazie a 1 milione 600 mila votanti.
L’intento del Fai è sempre quello di promuovere, anche attraverso questi strumenti di coinvolgimento pubblico, la tutela, la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio artistico e naturale del nostro Paese. E’ un modo anche per far conoscere il nostro immenso patrimonio e per eseguire alcuni primi interventi su alcuni di essi.

martedì 17 novembre 2015

A distanza di due anni la questione è peggiorata: la casta non è casta. Tutt’altro!



Due anni fa, e precisamente il 25 novembre del 2013, piazza Travnik iniziava ad essere lo spazio in cui portare in primo piano questioni e denunce più o meno coinvolgenti, che animano Gorizia. Uno dei primi articoli pubblicati riguardava i benefici della casta. Ritorniamoci. Perché il problema non è risolto, tutt’altro. 


di Marilisa Bombi

Leggo su MicroMega che, in occasione dell’uscita del numero di “L’Europa in debito di sinistra” RIPRENDIAMOCI LA SOVRANITÀ!, è organizzato a Roma, il prossimo venerdì 27 novembre, alle  17,15, al teatro sala Umberto (via della Mercede 50), un dibattito con Alessandro Di Battista, Stefano Rodotà, Paolo Flores d’Arcais dal titolo “La rivolta del cittadino contro il partito unico del privilegio e del conformismo”. Il senso è questo: È compatibile la democrazia con quest’Europa? E se fosse in crisi perché da decenni manca un partito dell’eguaglianza? Un confronto su quest’Europa senza bussola, ma anche sull’opposizione al renzismo e la necessità di ripartire dal giustizialismo e la difesa del welfare per una redistribuzione delle ricchezze e una rivoluzione all’insegna della legalità. Come scrive nell’editoriale del numero Paolo Flores d’Arcais, “la vera antipolitica sono gli espropriatori di democrazia della gilda dei politici di professione ormai inestricabilmente impastati con i privilegiati della finanza, del management, della corruzione, cornucopia di impunità anche per la criminalità organizzata.

domenica 15 novembre 2015

La donna dei fenicotteri rosa



di Marilisa Bombi



Ho incontrato Margitta Schuff Thoman in val Cavanata la scorsa settimana. Quando la nebbia, fitta, lasciava soltanto intravedere, in lontananza, le sagome eleganti dei fenicotteri. Lei era lì. Nel punto di osservazione migliore; appostata in perfetta tenuta da fotografa naturalista. Paziente. Perché non bisogna avere fretta per cogliere il momento giusto, come lei stessa ama raccontare a proposito degli scatti superpremiati che tutti possono ammirare nel suo sito.
Avevo visto le sue meravigliose foto un anno fa sul sitoon-line del quotidiano cittadino e ne ero rimasta affascinata. Dal soggetto, dalla tecnica, dal personaggio.
Sono tanti gli austriaci che hanno preso casa a Grado, per non tradire il passato glorioso di una località che, per quanto mi riguarda, ha un fascino ineguagliabile. Niente a che vedere con località anche famose, mordi e fuggi, da sballo. Niente a che vedere nemmeno con Miami costantemente alla ricerca di un’anima: solo lunghe spiagge percorse da fuoristrada e l’art deco discrict che è il nulla perchè, armonicamente, scompare davanti alla preziosità del centro storico gradese.
A Grado Margitta Schuff Thoman vi ha piantato le tende e la propria impresa. Non fa, infatti, la turista ma offre ospitalità di livello. E’ infatti proprietaria di un grazioso hotel che fa onore ai sapori della regione. Non so se il Comune di Grado ha mai organizzato una mostra delle sue stupende foto,  ma il calendario che ritrae Grado e la laguna negli scatti di Margitta pare che lo scorso anno sia andato a ruba. Meritatamente.