giovedì 31 dicembre 2015

Buon anno Gorizia!



Dicono che a mezzanotte in punto, nell’atto di venire al mondo, l’anno emetta una sua voce e che, da questa voce, si possa capire che razza di annata seguirà.
Ma a mezzanotte c’è baccano… Ci sono, è vero, anche coloro che non fanno baldoria; e pure questi sono svegli, quando gennaio arriva, se non altro per curiosità.
Magari si sono già ficcati a letto e di qui tendono le orecchie; ma udire non potranno perché intorno gli altri fanno festa.
Solo nella grande pace delle campagne, dei monti, dei mari e dei deserti, la voce si può udire, e non altrove.
Ma anche laggiù, però, è difficile che un uomo sia completamente solo; a mezzanotte del 31 dicembre anche il vagabondo cerca d’incontrare un proprio simile, al momento giusto,
«Buon Anno», si dicono a vicenda, e la famosa voce va perduta. (Dino Buzzati)

martedì 29 dicembre 2015

Three shades of green: Procura pensaci tu!



Il comitato #nobiomasseGO ha consegnato, ufficialmente, alla Procura di Gorizia la segnalazione relativa al progetto ”Three shades of green” dell’impresa goriziana Rail services srl. Lo informa un comunicato diffuso stamani e che viene riportato, integralmente, in fondo pagina.

 

di Martina Luciani


In merito al progetto della Rail Services Srl,  il lavoro svolto dal Comitato non poteva avere un epilogo diverso. Dopo mesi di ricerca, studio, analisi e approfondimento il paradosso è innegabile: come è possibile negare ciò che è evidente,  e cioè che la collocazione del previsto impianto di trattamento rifiuti di alluminio è in un’area incompatibile dal punto di vista normativo?  A corollario: come è possibile che il Presidente della Provincia , sollecitato dal Comitato ad annullare l’autorizzazione rilasciata alla Rail Services sulla base di un presupposto errato, abbia rimandato al mittente la richiesta basandosi su una dichiarazione del Comune che non riguardava il motivo del contendere?
Riguardo al Comune di Gorizia tre sono le questioni rilevanti attinenti la complessa vicenda.
La prima è che ha indotto in errore la Provincia tacendo un aspetto sostanziale, ovvero che nella zona individuata dalla Rail services non sono ammessi impianti di trattamento rifiuti speciali.
La seconda (che ha dell’incredibile) è la dichiarazione di sostegno alle iniziative del comitato, pubblicamente resa dal Sindaco Romoli, in disaccordo con la maggioranza dei consiglieri, al termine di una sofferta discussione a proposito del progetto dell’imprenditore goriziano. Ma se il Sindaco condivideva la tesi del Comitato perchè non ha imposto agli uffici di agire in conseguenza o perlomeno non ha acquisito un parere di terzi  rispetto il quale confrontarsi?
La terza, la più complessa, investe responsabilità politiche ataviche. E’ sufficiente leggere i verbali delle sedute del Consiglio comunale, in occasione delle quali l’organo elettivo rappresentativo della comunità cittadina  avrebbe dovuto esprimere formalmente un parere, a proposito di uno dei due impianti biomasse facenti parte del progetto Three shades of green, per valutare l'operatività dell'organo elettivo e dell'esecutivo, e comprendere quindi quali siano i rapporti interni alla PA tra amministratori e dirigenza. La segnalazione alla Procura della Repubblica  espone anche le criticità rilevate a proposito della variante 36 a PRGC del Comune di Gorizia, del primo impianto di trattamento dell’alluminio end of waste, delle centrali a biomasse sud e nord, dei progetti di teleriscaldamento.  Verrà inviata anche al Ministero della Salute.

IL TESTO DEL COMUNICATO.


L’autorizzazione rilasciata dalla Provincia di Gorizia per l’impianto di trattamento rifiuti di alluminio, il 13 maggio 2015,  è illegittima perché si basa su presupposti errati (l’ubicazione in centro abitato e l’inesistenza delle condizioni per applicare una eventuale deroga) ? Ed ancora, il rilascio delle autorizzazioni per i due impianti biomassa Nord e Sud è stato preceduto da una accurata ponderazione degli interessi contrapposti, ovvero l’interesse economico della impresa proponente e la tutela della salute dei residenti? Ed i soggetti che hanno partecipato alla Conferenza dei servizi convocata ai fini del rilascio dei titoli autorizzatori erano stati legittimamente investiti del potere di rappresentare l’Ente? La tipologia di attività industriale che dovrebbe venir svolta dalla Rail Services è ammissibile nel centro cittadino in base alla classificazione del Ministero della salute?
Sono questi alcuni dei punti che il Comitato #noBiomasseGO  ha segnalato alla Procura di Gorizia in una dettagliata relazione di circa 20 pagine consegnata stamane negli uffici del Tribunale di Gorizia.
Il comitato, sorto inizialmente al fine di chiedere trasparenza sull’iter procedimentale del complesso progetto industriale Three shades of green della impresa cittadina Rail services, che prevede la realizzazione di due impianti a biomassa al fine di alimentare un impianto di trattamento rifiuti speciali per il recupero di alluminio, ha cercato, in ogni modo, di chiedere alle istituzioni preposte di annullare in autotutela l’autorizzazione per lo stabilimento indicando, con precisione, a Comune e Provincia, i motivi della sua presunta llegittimità.
Ma a fronte del muro opposto ad ogni pur possibile intervento amministrativo, il Comitato non ha avuto altra possibilità che segnalare la vicenda alla Procura cittadina perché la stessa possa valutare se nel complesso iter procedimentale che ha accompagnato l’emanazione degli atti per l’attuazione del progetto della Rail Services, sono state, o meno, violate delle norme e se vi siano responsabilità  da attribuire per tali violazioni.
La segnalazione del comitato espone a tale scopo anche le criticità rilevate a proposito della variante 36 a PRGC del Comune di Gorizia, del primo impianto di trattamento dell’alluminio end of waste
( autorizzazione il 4 aprile 2014) , delle centrali a biomasse sud e nord, dei progetti di teleriscaldamento.  

giovedì 24 dicembre 2015

Auguri a tutti, ma soprattutto a noi stessi

Perchè ci facciamo gli auguri? Riflettiamo sul significato del termine perchè ogni atto deve avere un senso


di Marilisa Bombi

L'àugure era un sacerdote dell'antica Roma che aveva il compito di interpretare la volontà degli dèi osservando il volo degli uccelli, a partire dalla loro tipologia, dalla direzione del loro volo, dal fatto che volassero da soli o in gruppo e dal tipo di versi che emettevano.
Il verbo augurare è, quindi, sinonimo di auspicare.
In questi giorni di festa gli "auguri" si sprecano: ognuno di noi ripete questa parola centinaia di volte, anche se quasi sempre in modo meccanico.
Auguri... Auguri... Auguri...
Ma cosa stiamo augurando?
Pronunciando la parola "auguri" qual è il reale sentimento che ci anima?
Quando ripetiamo meccanicamente "Buon Natale" o "Buon Anno" lo facciamo perché sentiamo una reale vibrazione nel nostro Essere, o semplicemente perché é tradizione?
In realtà, quasi mai nel nostro animo stiamo davvero augurando INTENSAMENTE qualcosa a qualcuno.
La cosa saggia che potremmo fare quest'anno è individuare qualcuno che meriti davvero i nostri "migliori auguri", quelli più veri e sentiti, ed io credo che questo "qualcuno" siamo noi stessi.
Per carità, gli auguri un po' meccanici della tradizione vanno benissimo, perché fanno parte del folklore e dell'atmosfera festaiola, ma l'augurio vero, quello catartico dovremmo rivolgerlo alla nostra interiorità: augurare a noi stessi un vero "Natale", cioè una nuova nascita, ricordando che per cambiare e migliorare il mondo è necessario partire sempre da noi stessi.
Solo operando bene nel Microcosmo possiamo far sì che, per un fenomeno di Risonanza, cambi in meglio anche il Macrocosmo.
Se ciascuno di noi fa un piccolo salto quantico, allora TUTTA l'Umanità farà anch'essa la stessa cosa.

lunedì 21 dicembre 2015

Fondazione Coronini e trasparenza. Sia la Corte dei conti a chiarire gli obblighi previsti.



Villa Louise, fiore all'occhiello della città

Non è possibile continuare a tergiversare. Il Sindaco di Gorizia si faccia carico di richiedere alla Corte dei conti se la Fondazione Coronini deve rispettare gli obblighi previsti per gli enti pubblici, in forza dei parametri stabiliti dalla legge


di Marilisa Bombi

Due giorni fa ho ricevuto gli auguri di Buon Natale dalla Fondazione Coronini. Non mi considero certamente una cittadina privilegiata. Sono soltanto iscritta alla newsletter, ovvero quello strumento di informazione mirata che sempre più spesso viene utilizzata da coloro i quali hanno compreso l’importanza dei moderni mezzi di comunicazione che, molto accortamente, politici giornalisti opinion leader e chi più ne ha più ne metta, utilizzano a volte in maniera eccessivamente propagandistica. Ma tant’è. L’ultimo che, a dire il vero, ho trovato comico/patetico è stato il tweet della botticelliana ministra Madia al termine dell’incontro in sede di Conferenza Unificata del 17 dicembre che sancisce (l’ennesimo???) accordo tra il Governo, le Regioni e gli enti locali concernente la riduzione delle autovetture di servizio con autista. Questo il cinguettio: “Stretta autoblu, regioni ed enti locali d''accordo su richiesta governo per taglio vetture. Più risparmi più risorse per i territori nel 2016". Ma per favore!!!!!!!!

Gli auguri della Fondazione Coronini che ci sta molto a cuore perché patrimonio cittadino, e quindi di ciascuno di noi, sono arrivati proprio nel momento in cui un elemento di novità dovrebbe consigliare il sindaco Romoli, presidente del Curatorio e legale rappresentante del Comune ovvero l’ente esponenziale rappresentativo della comunità cittadina e sostenitore della trasparenza a fare ciò che nessun sindaco prima di lui ha fatto.
La legge. La novità è una sentenza del Consiglio di Stato, depositata nei giorni scorsi (sentenza n. 5617 del 10 dicembre 2015)  nella quale si afferma che i parametri di individuazione degli organismi di diritto pubblico enunciati dalla disciplina di riferimento (art. 3, comma 26, del d.lgs. 12 aprile 2006, n. 163) sono:  finalizzazione istituzionale al soddisfacimento di specifiche “esigenze di interesse generale, aventi carattere non industriale e commerciale”; possesso di personalità giuridica (anche di natura privata); ed infine, attività finanziata in percentuale maggioritaria “dallo Stato, dagli enti pubblici territoriali o da altri organismi di diritto pubblico”, o – in alternativa – “la cui gestione sia soggetta al controllo di questi ultimi, oppure il cui organo d’amministrazione, di direzione o di vigilanza sia costituito da membri, dei quali più della metà è designata dallo Stato, dagli enti pubblici territoriali, o da altri organismi di diritto pubblico”.
Il dubbio. Ma perché mai nessun sindaco di Gorizia, soprattutto dopo l’entrata in vigore del d.lgs 163/2006 non  si è preoccupato di chiedere alla Corte dei conti se la Fondazione Coronini è, o meno, da considerarsi organismo di diritto pubblico?
La questione non è di poco conto. Ciò in quanto nell’ipotesi in cui rientrasse in tale categoria sarebbe assoggettata a particolari obblighi in materia di assunzione di personale, di contratti di fornitura, di trasparenza. Insomma, dovrebbe agire ne più né meno come ogni altro ente pubblico è tenuto a fare. Che sia la volta buona? Non è possibile, infatti, che il Sindaco si ritenga estraneo ad ogni ipotesi di violazione compiuta dalla Fondazione a proposito della quale starebbe indagando la Corte dei conti. E ciò proprio in relazione al ruolo di presidente del Curatorio svolto dallo stesso. Il nodo da sciogliere, infatti, non è se i bilanci della Fondazione siano o meno a posto anche in relazione al fatto che gli aspetti contabili sono posti al controllo regionale. Bensi se la Fondazione Coronini, pur essendo una fondazione privata è soggetta o meno alle norme previste per gli enti pubblici.
Comunque, stando così le cose ed al fine di evitare ulteriori dilazioni sarà inviata nei prossimi giorni al Sindaco di Gorizia una formale istanza a provvedere alla richiesta alla Corte dei conti di motivato avviso ex art. 33, comma 4, del D.P.R. 25 novembre 1975 n. 902, come sostituito dall'art. 3 del D. Lgs. 15 maggio 2003, n. 125.
Coloro i quali fossero disponibila a co-sottoscrivere la richiesta al sindaco sono inviati ad inviare una mail a questo indirizzo: piazza.traunik@gmail.com