martedì 15 marzo 2016

Openpolis: la democrazia è online (ma in regione solo a Udine)



Ricevo, da un po’ di tempo in qua delle newsletter su argomenti di attualità politica. Il mittente è Openpolis e, passato un po’ di tempo, incuriosita, ho cercato di saperne di più curiosando di qua e di là. Ma è tutto chiaro, Wikipedia docet: la democrazia è on-line o, per dirla con il loro slogan, “La trasparenza che si vede”




di Marilisa Bombi


Openpolis è un osservatorio civico della politica italiana che si occupa di accesso ai dati pubblici. Promuove progetti e piattaforme web volte alla partecipazione democratica dei cittadini e al confronto con i politici e i decisori pubblici. E’ di fatto una associazione di promozione sociale ed agisce a 360 gradi. Il progetto più vicino al cittadino è openmunicipio che risponde agli interrogativi:
A cosa lavora chi governa la mia città? Come faccio a seguirlo? Come posso contribuire? Come posso cambiare le cose che non vanno?
Open municipio è la risposta. Un progetto che “apre la politica” dei comuni italiani ai cittadini, attraverso la piena trasparenza di processi, atti e decisioni. Facilitare la condivisione delle informazioni, documentare le scelte, attivare la partecipazione democratica: una strategia dell’apertura che si pone al centro della relazione tra amministratori e cittadini, per recuperare quel patrimonio di fiducia indispensabile alla vita delle istituzioni.
Open municipio è una piattaforma web nazionale che usa i dati politico-amministrativi ufficiali dei comuni aderenti al progetto e li distribuisce in formato aperto per offrire alla cittadinanza servizi di informazione, monitoraggio e partecipazione attiva alla vita della propria città. Le informazioni sulle attività di sindaco, giunta e consiglio sono aggiornate in tempo reale ed è possibile seguirne l’iter di approvazione. In questo modo viene completamente ribaltato il criterio dell’albo pretorio in cui tutto ciò che è stato già deciso viene reso pubblico per soli 15 giorni. In Open municipio tutto ciò che viene presentato e discusso è reso pubblico e accessibile online prima che sia stato discusso e votato: i cittadini possono commentare e votare gli atti, monitorare politici, argomenti e territorio. In questa differenza sta la trasformazione del rapporto tra rappresentanti e rappresentati e cioè la possibilità per i cittadini di conoscere e intervenire, prima che “i giochi siano fatti”. Sapere cosa accade nel proprio comune e seguirne con tempestività le iniziative e gli sviluppi, diventa, in questo modo, qualcosa di semplice, immediato e alla portata di tutti. Con il recupero di un equilibrio informativo essenziale, si sviluppano più facilmente occasioni di comunicazione e collaborazione in cui cittadini e rappresentanti possono confrontare idee, opinioni e soluzioni. Il primo Comune che ha aderito all’iniziativa è stato quello di Udine. A seguire Senigallia. Per quello di Gorizia non c’è proprio speranza, anche solo tenendo conto che nel sito web istituzionale non è nemmeno indicato il nominativo del responsabile dell’Urp, ovvero dell’ufficio relazioni con il pubblico che, secondo le intenzioni del legislatore, avrebbe dovuto rappresentare il primo interlocutore del cittadino. Forse, per la dirigenza ed i responsabili politici dell’Ente, tra Urp e portierato, ahimè, non c’è differenza alcuna.

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