martedì 31 maggio 2016

Traduzione giurata per le spese mediche in sloveno al fine della deduzioni fiscale: una discriminazione inaccettabile tra italiani e sloveni

Le indicazioni dell'Agenzia delle entrate per il mod. 730 penalizzano fortemente gli italiani residenti in FVG


di Marilisa Bombi



“Le spese mediche sostenute all’estero sono soggette allo stesso regime di quelle analoghe sostenute in Italia; anche per queste deve essere conservata a cura del dichiarante la documentazione debitamente quietanzata.
Se la documentazione sanitaria è in lingua originale, va corredata da una traduzione in italiano; in particolare, se la documentazione è redatta in inglese, francese, tedesco o spagnolo, la traduzione può essere eseguita a cura del contribuente e da lui sottoscritta; se è redatta in una lingua diversa da quelle indicate va corredata da una traduzione giurata. Per i contribuenti aventi domicilio fiscale in Valle d’Aosta e nella provincia di Bolzano non è necessaria la traduzione se la documentazione è scritta, rispettivamente, in francese o in tedesco. La documentazione sanitaria straniera eventualmente redatta in sloveno può essere corredata da una traduzione italiana non giurata, se il contribuente, residente nella Regione Friuli Venezia Giulia, appartiene alla minoranza slovena.”

giovedì 26 maggio 2016

Starace, direttore generale dell'Enel. Come si fa una buona gestione aziendale? Si comincia a far star male quelli che non sono d'accordo.

Schiavi, è stato il titolo dell'ultima edizione di èStoria. Cominciamo a preoccuparci seriamente, perchè è una minaccia onnicomprensiva e tutt'altro che fantascientifica, viste le parole recentemente pronunciate dal direttore generale dell'Enel e rivolte agli studenti della Luiss. Se l'espressione è troppo dura per le nostre delicate orecchie, possiamo sostituirla con servitù della gleba. Ma fa lo stesso.


di Martina Luciani

Un'espressione del burocratese corrente è "combinato disposto": in senso stretto, cioè giuridico, rappresenta il risultato prescrittivo di due norme che si intersecano tra loro sullo stesso oggetto.
Mi è venuta in mente per associare gli innumerevoli stimoli raccolti all'ultima edizione di èStoria e due notizie, una giunta da lontano ( meno temibile, perciò, all'apparenza) e una fresca fresca da casa nostra, roba da far accaponare la pelle.
La prima: pochi giorni fa, il dirigente di un'azienda cinese ha messo i dipendenti a gattoni nella pubblica piazza e sotto gli occhi di centinaia di astanti li ha fatti muovere in uno sconvolgente trenino di schiene curve e teste basse verso il suolo. Una tristezza infinita, ancor di più visto che pare l'iniziativa abbia avuto uno scopo educativo, per rafforzare gli animi e renderli adeguati a sostenere situazioni di stress.

mercoledì 25 maggio 2016

Messaggi inequivocabili a è'Storia: l'Europa deve chiarirsi le idee su cosa sia davvero la democrazia. Agnes Heller e Marina Lalovic.

A E'Storia la filosofa ungherese Agnes Heller; sempre a E'Storia, la giornalista serba Marina Lalovic: entrambe sollecitano attenzione estrema sul concetto di democrazia applicata in questa nostra Europa. La riflessione porta a conclusioni preoccupanti: democratici davvero ancora non siamo diventati.

di Martina Luciani

Non conoscevamo ancora, mentre parlava Agnes Heller, i risultati delle elezioni in Austria, dove per un soffio non si è installato quell'oscuro personaggio di nome Hofer; dove ora un ambientalista, figlio di profughi, indipendente e appoggiato dai Verdi, dovrà realizzare la quadratura del cerchio politico in un Paese che ancora non è un organismo geneticamente de-nazificato.
Ma se l'avesse saputo, la filosofa ungherese, che certamente è immune alle facili speranze, avrebbe probabilmente sviluppato gli stessi ammonimenti, considerato che il (fantastico) voto austriaco è una riscossa inaudita, visti i tempi bui, ma non ancora una resurrezione.

lunedì 23 maggio 2016

Era d'estate, stasera al Kinemax: uscita evento nazionale per commemorare le stragi di Capaci e di via D'Amelio, 24 anni fa.

A Capaci, 24 anni fa,  il giudice Giovanni Falcone e la moglie Francesco Morvillo furono assassinati insieme ai loro 3 agenti di scorta; a luglio, nuovo attentato, ucciso il giudice Paolo Borsellino e i cinque agenti di scorta. Proiezioni del film " Era d'estate", in contemporanea in tutta Italia. Anche al Kinemax di Gorizia e di Monfalcone.

Nel 1985, i giudici Paolo Borsellino e Giovanni Falcone furono trasferiti sull'isola dell'Asinara, insieme alle loro famiglie. Una vacanza coatta, perchè si temevano attentati contro i magistrati , alle porte ormai del processo che poi produsse 360 condanne per complessivi 2665 anni di carcere e undici miliardi e mezzo di lire di multe da pagare dai componenti di “Cosa Nostra”. Qui il trailer del film, regia di Fiorella Infascelli. I personaggi di Falcone e Borsellino sono affidati a Massimo Popolizio e Beppe Fiorello; Claudia Potenza  interpreta Agnese Borsellino,  Valeria Solarino è Francesca Morvillo, magistrato come il marito, assassinata anch'ella a Capaci.Le visioni di oggi al Kinemax di Gorizia sono alle 17.40 - 20.00 - 22.00; a Monfalcone, oggi e domani, alle 17.40 e alle 19.50.

lunedì 16 maggio 2016

Poichè Gorizia dorme, io voto Grado!



Sarà anche una boutade (almeno mi piace crederlo) perchè pare poco serio investire risorse finanziarie con il sistema tipo tele/voto. Ma sostenere la candidatura di Grado è ciò che tutti dovremmo fare, tenuto conto che ciascuno di noi ha perlomeno un ricordo positivo legato all'isola del sole.


di Marilisa Bombi


“Per recuperare i luoghi culturali dimenticati il Governo mette a disposizione 150 milioni di euro. Fino al 31 maggio tutti i cittadini potranno segnalare all'indirizzo di posta elettronica bellezza@governo.it un luogo pubblico da recuperare, ristrutturare o reinventare per il bene della collettività o un progetto culturale da finanziare. Una commissione ad hoc stabilirà a quali progetti assegnare le risorse. Il relativo decreto di stanziamento sarà emanato il 10 agosto 2016.”
In base a questo input, in provincia qualcuno si sta già organizzando. Si tratta del Comitato OpenMuseum di Grado il quale sta facendo circolare una mail con questo contenuto:
Cari aderenti al comitato, ATTENZIONE, ABBIAMO UN'OCCASIONE!!!

Terna ha capito o no che la VIA dell’elettrodotto Udine Redipuglia va rifatta da capo? La Regione FVG e il Governo sembrano succubi dell’arroganza industriale e del profitto.



Il Movimento 5 Stelle interpella il Governo: chi tutela gli interessi dei cittadini? ha chiesto Giorgio Sorial nell’aula di Montecitorio.  Il Ministero dell’Ambiente ha eluso questa e le altre le domande dell'interpellante.
Oggi Terna comunica sulla stampa locale il deposito dello studio progettuale e di impatto ambientale: nuovo termine di 60 giorni per il deposito di osservazioni da parte del pubblico.
La nota stampa del consigliere regionale M5S Cristian Sergo, l'intervento dell'on.Sorial in Parlamento e la risposta del sottosegretario del Ministero dell'Ambiente.


Ma non può essere elusa la sostanza. Innanzitutto nella sentenza  del Consiglio di Stato si parla di vizio radicale del procedimento di VIA dell’elettrodotto Udine Ovest - Redipuglia, e non sta scritto da nessuna parte che sono “salvati” gli atti procedimentali diversi dal parere del Ministero dei beni culturali. 
Terna  insiste a riproporre lo stesso progetto: oggi è comparso sulla stampa l'avviso  con cui il proponente comunica di aver depositato lo studio progettuale e di impatto ambientale, sul quale i cittadini potranno esprimere, per i prossimi 60 giorni, le proprie osservazioni, fermo restando che il materiale è lo stesso su cui si fonda l’istanza di rideterminazione dalla VIA presentata a novembre 2015 e che interrare è impossibile, anche solo per brevi tratti, più impattante, più costoso per gli utenti e via dicendo.

Samuela Schilirò, domenica 21, in concerto a Gorizia



E' un ritorno a casa, perchè da qua è partita, anche se ormai oggi si può considerare cittadina del mondo. E' non può che essere così quando si vive di parole e musica e si evita, quindi, di mettere radici dove il seme fatica a germogliare.


di Marilisa Bombi

Domenica 22 maggio alle 21 nella sala Incontro di via Veniero, ad ingresso libero, un appuntamento al quale è difficile mancare, perchè l'invito è una promessa: "Riparto perche’ ho l’esigenza di comunicare nuove cose, nuova linfa vitale, una nuova me, con occhi, orecchie e cuore diversi...come chi, dopo tanti incontri di pugilato, decide di continuare a battersi, ma senza guantoni e paradenti… solo con la forza della musica e delle parole… perche’, oggi, posso affermare di essere…"

venerdì 13 maggio 2016

Merletto: E Gorizia resta a guardare ......


http://www.lombardiaquotidiano.com

Il Friuli Venezia Giulia e Gorizia, in primis, non possono certo vantare la primogenitura nell'arte del merletto. Ciò in quanto sono tante le località nelle quali, nel tempo, si sono sviluppate queste arti, da Nord a Sud. Ciò nonostante spiace constatare che - ancora una volta - sono altri che per primi hanno pensato a come bel valorizzare questo patrimonio culturale.





di Marilisa Bombi

Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato - all'unanimità - l'accordo di partenariato tra il Comune di Novedrate, in provincia di Como, il comune spagnolo di Concello De Camarinas e quello portoghese di Camara Municipal, ovvero - a dire della Regione - le capitali mondiali della tradizione del pizzo, e precisamente del merletto a fuselli. Queste città faranno fronte comune per la salvaguardia, la promozione e l’innovazione della comune tradizione. Obiettivo dell’intesa, illustrata in Consiglio, “è ottenere per il merletto il riconoscimento da parte dell’Unesco di patrimonio immateriale dell’umanità. Si tratta di un’arte antica del territorio che rappresenta un artigianato lombardo di qualità,e una tradizione storica che il lavoro di generazioni di donne continuano a tramandare”. Novedrate e Cantù, in provincia di Como, sono da tutti riconosciuti come le capitali dei merletti. È qui che nel 1977 venne inaugurata la prima edizione della Mostra che poi negli anni si è evoluta diventando una rassegna internazionale. Quella del pizzo è una delle tradizioni più antiche della Lombardia, che il lavoro di generazioni di donne continua a tramandare. Sempre all’unanimità, l’Assemblea ha inoltre approvato un ordine del giorno, presentato da parte del PD dalla consigliera Laura Barzaghi e che prevede l’estensione dell’intesa anche per i Comuni del distretto canturino, della provincia di Como e la Brianza.

mercoledì 11 maggio 2016

I piccoli Comuni sono “Custodi del patrimonio europeo”: a fine settimana un laboratorio internazionale nel sito UNESCO dei Laghi di Plitvice.



Parte dal sito UNESCO dei Laghi di Plitvice la campagna  “Small, Great!Europe”, lanciata da Adriatic Greenet e dal network “I Care For...Europe”,  progetto europeo co-finanziato dal programma “Europe  For Citizens” della Commissione UE, a favore dei piccoli Comuni.  Dal 13 al 15 maggio, a Rakovice, amministratori pubblici e associazioni discuteranno specifiche azioni e stileranno un documento rivolto al Consiglio d’Europa a sostegno dei “ Custodi del Patrimonio europeo”.



 

 Ovunque in Europa le piccole comunità sono le prime custodi del patrimonio culturale, storico ed ambientale che si trova nei loro territori e che costituisce un patrimonio collettivo. Spesso infatti proprio nei piccoli Comuni si trovano beni materiali e immateriali, testimonianze storico architettoniche o ambiti di valore naturalistico che sono stati riconosciuti o posti all’attenzione dell’Unesco.
Per le comunità locali questa particolare condizione e le relative responsabilità non sono facile da gestire: le piccole amministrazioni civiche non hanno le risorse economiche adeguate anche solo per partecipare ai bandi o per co-finanziare i progetti;  i singoli governi non sempre includono nei progetti di tutela e valorizzazione le aree marginali e scarsamente abitate oppure, nel caso in cui intervengano, difficilmente coinvolgono le comunità  riconoscendone la specifica identità in un percorso di sviluppo socio economico armonico e rispettoso delle persone e dell’ambiente.
Serve dunque una sollecitazione e una serie di proposte, rivolte al Consiglio d'Europa e all’Unione Europea,  per realizzare misure specifiche di tutela e valorizzazione del patrimonio conservato nei piccoli Comuni e per realizzare modelli di gestione in cui la salvaguardia  non sia parcellizzata  e avulsa dalla vita e dallo sviluppo delle comunità  e non si trasformi in marginalità e isolamento.
 E’ questo l’oggetto dei lavori del meeting internazionale “Custodi del Patrimonio Europeo” , progetto presentato a settembre 2015 da Adriatic Greenet per conto di tutti i Comuni che fanno parte del Network “I Care For...Europe” ( Aquileia e Tarcento per l’Italia, Bač per la Serbia, Čapljina e Stolac per la Bosnia Erzegovina, Piran per la Slovenia, Rab e Rakovica  per la Croazia)  che si svolgerà a Rakovica, nel sito Unesco dei Laghi di Plitvice, dal 13 al 15 maggio prossimi.
Amministratori pubblici e associazioni provenienti dai 5 Paesi ed ospiti in rappresentanza di altre Nazioni si confronteranno su esperienze già attuate e produrranno un documento che  con lo slogan “Small, Great! Europe” rappresenterà in maniera organica le istanze rivolte alle istituzioni europee dagli innumerevoli piccoli Comuni che sono investiti del ruolo di custodi di ricchezze storico-culturali e naturalistiche e quindi dell’identità stessa dei popoli europei.

martedì 10 maggio 2016

Interrogazione del M5S : «I dati sui pesticidi nelle acque sono drammatici. Cosa sta facendo la giunta Serracchiani per limitare l’inquinamento?»




La nostra Regione è al quarto posto per l'utilizzo di prodotti fitosanitari (pari a 7,6 kg per ettaro di superficie agricola) e con una media di controlli delle acque superficiali molto sotto la media nazionale e giudicata non adeguata a rappresentare le variazioni stagionali della contaminazione dei pesticidi . Sono sotto la media nazionale anche le sostanze oggetto di indagine: solo 53 per le acque superficiali e 59 per quelle sotterranee, a fronte del quasi centinaio di Emilia Romagna, Lombardia, Toscana, Umbria, Veneto e Provincia di Trento e delle 165 sostanze indagate in Provincia di Bolzano, fino al top della classifica, detenuto dalla Sicilia con ben 180 sostanze ricercate.  La nota della portavoce del M5S in consiglio regionale Eleonora Frattolin.




Sono drammatici i dati sulla presenza pesticidi nelle acque italiane. Secondo il Rapporto nazionale dell’Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale (Ispra) nel nostro Paese in agricoltura si utilizzano ogni anno circa 130 mila tonnellate di prodotti fitosanitari, oltre ad altri prodotti biocidi per l’industria e per la manutenzione delle strade di cui si ignorano quantità e distribuzione geografica. Un problema ben presente MoVimento 5 Stelle Fvg. «Il Friuli Venezia Giulia risulta ancora al quarto posto in Italia per utilizzo di prodotti fitosanitari - ricorda Eleonora Frattolin, portavoce del M5S in Consiglio regionale -. Negli ultimi due anni abbiamo più volte richiesto alla giunta Serracchiani di attivarsi utilizzando tutti gli strumenti a sua disposizione per verificare la presenza di sostanze fitosanitarie nelle acque superficiali e profonde del territorio regionale, a tutela della salute umana, dell'ambiente e della biodiversità. L’esecutivo regionale ha anche accolto alcuni ordini del giorno che andavano in questa direzione ma i risultati non si sono ancora visti!».

Alla luce degli ultimi dati presentati dall’Ispra e senza informazioni precise sulle iniziative della Regione, il gruppo del MoVimento 5 Stelle ha deciso di depositare una nuova interrogazione finalizzata a conoscere proprio le azioni intraprese finora dalla giunta Serracchiani. «Il Rapporto presenta una situazione non proprio incoraggiante per la nostra Regione, al quarto posto per l'utilizzo di prodotti fitosanitari (pari a 7,6 kg per ettaro di superficie agricola) e con una media di controlli delle acque superficiali molto sotto la media nazionale e giudicata non adeguata a rappresentare le variazioni stagionali della contaminazione dei pesticidi – precisa Frattolin -. Sono sotto la media nazionale anche le sostanze oggetto di indagine: solo 53 per le acque superficiali e 59 per quelle sotterranee, a fronte del quasi centinaio di Emilia Romagna, Lombardia, Toscana, Umbria, Veneto e Provincia di Trento e delle 165 sostanze indagate in Provincia di Bolzano, fino al top della classifica, detenuto dalla Sicilia con ben 180 sostanze ricercate».

«Molto preoccupante anche la statistica della percentuale di residui di contaminanti rinvenuti sia nelle acque superficiali che in quelle sotterranee, ancorché - probabilmente per gli scarsi controlli - nelle acque superficiali non si registri alcun superamento degli standard di qualità ambientale, mentre il livello di contaminazione è superiore ai limiti di qualità ambientale in 13 punti delle acque sotterranee (9,5% del totale)».

«L'Ispra, come per altre regioni, anche per il Friuli Venezia Giulia afferma che non sia possibile formulare un giudizio completo sulla qualità delle acque e auspica l'inserimento, nei protocolli di monitoraggio, delle sostanze di più recente immissione sul mercato e di quelle che a livello nazionale sono responsabili del maggior numero di non conformità, ad esempio erbicidi come glifosate e Ampa, ma anche insetticidi come Imidacloprid. Bene – conclude Frattolin -, i dati ci sono e i consigli anche... cosa sta facendo la giunta Serracchiani per limitare la presenza di pesticidi nelle acque della nostra regione?».