domenica 26 giugno 2016

Merletto a Gorizia, in mostra e in concorso, fino a mercoledì prossimo





Marina Legovini al lavoro

Anche Gorizia è nella rosa delle eccellenze italiane per il merletto


di Marilisa Bombi

"Gorizia fa parte del progetto di candidatura del merletto italiano a patrimonio immateriale dell' Umanità dell'UNESCO che comprende: Venezia, Bologna, Cantù, Varallo Sesia, Gorizia, Forlì, Meldola, Chiavari, Rapallo, Santa Margherita Ligure, Bosa, L'Aquila, Latronico, Chioggia, Burano, Bolsena, Orvieto, Sansepolcro. In sostanza, sono diciotto le città italiane unite dal medesimo obiettivo." Ce lo ha detto Maria Vittoria Ovidi, coordinatrice del progetto e critica nei confronti della Regione Lombardia che sta investendo una forza a tre con Novedrate, Spagna e Portogallo che hanno molto poco in comune.
"La tradizione del merletto ci spiega Ovidi,  parte da Venezia, si estende in Borgogna, Fiandre, Gran Bretagna; la Spagna e il Portogallo sono anni luce lontano dalle nostre tradizioni. Insomma, prima si dovrebbe pensare e rispettare le nostre  eccellenze."
Una interessante precisazione questa che mette a nudo l’incapacità di fare sistema tipico di chi guarda più al proprio campanile rispetto alla necessità di valorizzare la ricchezza del patrimonio nazionale, che ci viene fornita proprio nel momento in cui è iniziato il count down della mostra dei lavori che hanno partecipato V° Concorso Internazionale “Il merletto a Gorizia”, organizzato dalla Fondazione Scuola Merletti, dal tema “Il filo del design” e che si svolge nelle sale dei musei provinciali di Borgo castello fino al giorno 29 giugno. Il merletto goriziano, inoltre, fa bella mostra di se anche nella sala espositiva della Fondazione Carigo, il cui arredo come quello del nuovo negozio è stato progettato e diretto dall'interior designer Bortolo Augusto Menon, mentre la parte artistica in fondazione Carigo è stata realizzata dall'artista Marina Legovini che partecipa anche alla mostra "Ritratti e bestialità di corte" che si sta svolgendo in queste settimane a Borgo Colmello.
La mostra in Fondazione sul merletto goriziano chiuderà, comunque, i battenti il medesimo prossimo mercoledì 29 giugno. Lo stesso giorno in pratica in cui chiude, ai musei provinciali di Boego castello, la mostra delle creazioni che hanno partecipato al concorso internazionale. Oggi, domenica, con l’orario 15 – 18 ed i prossimi martedì e mercoledì  28 e 29 giugno dalle 9.30 alle 13, e dalle 14.30 alle 16, pertanto, sono gli ultimi giorni utili per ammirare le bellissime creazioni. Ma non è finita, perché alla Biblioteca statale isontina è possibile visitare la mostra “Merletti antichi” e nello show room di Corso Verdi, appena inaugurato, anche acquistarne, di nuovi, ovviamente.
Il merletto a tombolo si lavora e si insegna a Gorizia dal Seicento ed ha una storia ampiamente documentata da studiosi. Straordinaria è stata comunque la forza delle merlettaie che nel tempo hanno contribuito a conservare la tradizione, e grande la cura delle varie istituzioni che si sono succedute nel tempo sostenendo il Merletto Goriziano, ultima in ordine di tempo la Regione Friuli Venezia Giulia alla quale la Fondazione Scuola Merletti di Gorizia vi è subentrata tre anni fa.

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