martedì 25 aprile 2017

Immigrazione, le teorie elettorali e i dati di fatto. Andrea Picco fornisce notizie sui 145.500 euro incassati del Comune grazie ai migranti e spiega il programma del Forum Gorizia



Ci sono  modi completamente diversi di affrontare la questione della presenza e della gestione dei richiedenti asilo in città: oltre al solito dibattito  ( come quello dei candidati Ziberna e Collini), ci sono, seppur discretamente messe a lato, le informazioni del Forum Gorizia, commentate da Andrea Picco: senza aver attivato politiche efficaci per l'accoglienza e l'integrazione, anzi avendo operato "contro" in tutti i modi possibili, arrivano nelle casse comunali 145.500 euro.  Una intervista per comprendere il programma del Forum Gorizia in tema immigrazioni.



di Martina Luciani

Sul blog del Forum Gorizia il comunicato stampa di Andrea Picco,  ripreso oggi dal Messaggero Veneto purtroppo come notizia secondaria al dibattito elettorale, nel quale sono illustrati i meccanismi del cospicuo contributo per sostenere gli oneri nell'accoglienza dei migranti.

La domanda più ovvia è dove andrà a finire l'importo erogato al Comune di Gorizia dal Ministero dell'Interno, per mezzo del Fondo nazionale "Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti" - programma Flussi migratori?  
PICCO: Al momento non è dato di sapere, non ci pare che l'importo sia vincolato a una sorta di " reinvestimento" o a copertura di specifiche spese sostenute. 
Esistesse già quell'Ufficio immigrazione che il Forum Gorizia propone nel suo programma elettorale quale snodo per la gestione dei richiedenti asilo e relative necessità da parte dell'Amministrazione comunale, quella sarebbe la corretta destinazione.

Qual'è l'elaborazione del Forum Gorizia sulla questione migrazioni?

PICCO: " Partiamo dal fatto che tanto l'accoglienza quanto l'integrazione sono previste dalle leggi vigenti, e che il richiedente asilo non è in attesa di una benevola concessione ma del riconoscimento di uno stato che sussiste o meno in presenza di determinate condizioni.  E aggiungiamo la considerazione che i fenomeni migratori sono in atto da moltissimo tempo, a livello globale nel mondo, che si stanno accentuando a causa dei conflitti, dell'ingiustizia sociale ed economica e dei cambiamenti climatici che rendono impossibile a intere popolazioni vivere nella loro terra. Nessun muro li fermerà, non è mai accaduto: semmai i muri peggioreranno la situazione.  Certamente  esistono dei problemi nell'armonizzare all'interno di una città la presenza dei profughi, ma immaginarci come Lampedusa è veramente ridicolo e ingiusto.

Qual è l'esperienza e il ruolo del Forum Gorizia da quando anche la nostra città ha dovuto affrontare il flusso dei richiedneti asilo?

PICCO. In prima fila, in nome dell'uomo, che lo si intenda laicamente o cristianamente è sempre la stesso uomoRicordo la partecipazione del Forum nelle attività che hanno letteralmente sostituito, nelle fasi dell'autentica emergenza, i soggetti pubblici nelle iniziative dirette a dare ricovero e protezione ai richiedenti asilo. La sede di via Ascoli ne ha accolti a decine ,mentre partecipavamo politicamente alla corale pressione sulle istituzioni perchè si trovassero soluzioni rispettose dei diritti umani e delle leggi. Il volontariato ci ha impegnato e impegna tuttora, senza clamori e con perseveranza: nei confronti dei richiedenti asilo tanto quanto verso i concittadini in situazioni di disagio e abbandono.
Abbiamo capito che dei richiedenti asilo  si diffida soprattutto perchè i cittadini hanno la percezione di essere trascurati e disattesi nei loro fondamentali diritti e necessità e sanno inconsciamente che non è per nulla escluso tocchi anche a noi di ritrovarci ( nuovamente) nelle loro stesse condizioni: profughi in fuga dalla guerra alla ricerca di un luogo sicuro dove poter vivere con dignità, pace e giustizia. Il richiedente asilo è diventato un capro espiatorio, il pagatore di tutti i nostri conti in sospeso e la rappresentazione delle nostre paure, nemmeno ingiustificate purtroppo."

Nell'esasperata questione elettorale sulle scelte politiche in materia di immigrazione, il Forum dove si colloca?

PICCO: "Non è questione di scegliere con chi stare, l'imperativo è lavorare per risolvere i problemi di tutti, nessuno escluso. Possiamo usare ognuna delle crisi che ci minacciano per determinare una profonda evoluzione culturale e politica, poi economica e sociale: e progredire insieme, un passo alla volta, agendo localmente e pensando globalmente per assicurare dignità e benessere a ogni persona. Impossibile intraprendere questo percorso sulle basi impostate da questa Giunta, che ha alimentato contrapposizione, ostilità e paura, senza avere alcuna possibilità di limitare effettivamente gli arrivi dei richiedenti asilo a Gorizia: non sono le barricate ideologiche locali a fermare fenomeni che travalicano i confini nazionali ed europei. E' bene inoltre che si sappia che a Gorizia sono presenti molti più richiedenti asilo di quanti ce ne sarebbero se il Comune si fosse organizzato al meglio entro il sistema SPRAR, che avrebbe fissato quote massime oggi non rivendicabili nemmeno quando la Prefettura attiva convenzioni da 100 posti e oltre.
Il mantra " prima i Goriziani" è nei fatti miserevolmente fallito: in questi anni di pessima gestione ed in cambio della pessima gestione e dell'aver dispensato umiliazione e sofferenza a tanti profughi, quali vantaggi sono stati assicurati ai cittadini nell'ambito del welfare, della sanità, dell'ascolto del disagio, delle istanze di maggiori tutele ambientali, della ricostruzione dei legami sociali di prossimità e della partecipazione collettiva ?

Il progetto specifico del Forum per Gorizia per la futura amministrazione comunale?

PICCO: Il Comune non è un tifoso degli uni o degli altri, rappresenta tutti e deve avere un ruolo  nel determinare politiche attive per rendere la situazione dei flussi migratori gestibile secondo le indicazioni della Costituzione, dei Trattati internazionali e delle prescrizioni di legge. Per questo prevediamo un'articolazione dei servizi comunali, che utilizzi specifiche professionalità e competenze ( anche questo è lavoro, specializzato) e che sia coordinata con gli altri servizi comunali. Un ufficio dalle pareti trasparenti come il cristallo, snodo tecnico dove si intefaccino gli enti pubblici coinvolti, il volontariato, istituzionale e spontaneo, ed i cittadini.
Attraverso questo ufficio  si gestirà lo SPRAR , si attiveranno soluzioni coordinate ai  problemi, si organizzeranno le iniziative utili a migliorare i contesti dell'accoglienza, a beneficio tanto dei richiedenti asilo quanto dei goriziani, si favoriranno e struttureranno le occasioni per la reciproca conoscenza e integrazione, anche offrendo sostegno organizzativo ed economico alle attività del volontariato sociale, finora elemento sostanziale per evitare il collasso del sistema locale ma mai realmente coordinate e valorizzate.






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