mercoledì 7 giugno 2017

URGENTE! Il verde urbano chiede un regolamento: per conservare il patrimonio comune, l'identità cittadina, l'appeal turistico.

Forum Gorizia ha identificato nel suo progetto amministrativo azioni precise da attuare a salvaguardia e oculata gestione del verde urbano. Alcuni esempi di noncuranza, quantificabili  danno emergente ( la perdita di esemplari arborei di grandi dimensioni) e pure lucro ambientale cessante ( la bruttezza è invendibile sul mercato turistico e la tristezza che ne deriva deprime anche la salute). 

di Martina Luciani

Abbiamo espresso nella visione circolare del programma del Forum Gorizia, a sostegno della candidatura di Andrea Picco, una nitida connessione tra la visione urbanistica e di progettazione territoriale, quella sociale, quella economica legata all'offerta turistica. 
Il verde urbano è uno degli snodi di questa interconnessione, con le sue funzioni ecologica, culturale, sociale, economica.
Recupero solo un concetto; chi voglia approfondire trova il resto sul programma
Il mantenimento del paesaggio urbano, fortemente caratterizzato dalle imponenti e storiche alberature stradali , dai parchi e giardini e pubblici e privati, si riflette a due livelli nella vita delle persone: quello identitario ( il paesaggio è rappresentazione di radici e filo conduttore delle memorie) e quello psicologico ( il contesto ambientale e paesaggistico familiare in cui viviamo, la percezione della bellezza, l'inserimento degli elementi naturali nella quotidianità) Tutto ciò ha direttamente a che fare con il sentimento di ben - essere e di bell-essere, connotati della vivibilità e presupposti entrambi della felicità dell'esistere in un luogo e in un tempo a noi caro e consono.
Il regolamento del verde urbano è uno strumento essenziale, per realizzare un equilibrio tra la tutela delle esigenze delle piante e le necessità dei cittadini. E' uno strumento di pianificazione, perchè indica quali essenze sono da preferire nei diversi contesti urbani, derminando sul medio - lungo termine economie legate a minori esigenze di manutenzione. Se qualcuno si preoccupa dei costi, tenga inoltre presente che un buon regolamento, pensato per Gorizia, evita le ingenti spese da lavori pubblici incautamente effettuati e da manutenzioni tecnicamente errate, da abusi e danneggiamenti.
Esemplari di particolari pregio e dimensioni non sono sostituibili; in altre parole, se il duplice filare di alberi del nostro Corso fosse decimato, le nuove piante acquistate impiegherebbero, come è logico, moltissimi anni per farci recuperare il paesaggio che ci è caro e che è uno dei più suggestivi approcci per chi giunge a Gorizia.
Le foto illustrano alcuni esempi di cosa non si deve fare: non si usano gli alberi come base d'appoggio per centraline elettriche, nè tantomeno come sostegni per far scorrere cavi di cantiere; non si usano tronchi e rami per esporre striscioni, perchè alla lunga le profonde ferite saranno mortali ( diversi alberi sono in queste condizioni); non si associano coltivazioni di piante che hanno bisogno di molta irrigazione ad altre che invece la temono, perchè queste ultime prima o poi muoiono, come nel caso dei bellissimi cedri nella grande aiuola del parco del Comune; i cantieri stradali devono rispettare modalità e distanze precise dalle piante.



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